I cartelli di cantiere sono una messa in scena, basta con i teatrini di Bandecchi
Pur consapevoli che ogni volta che si usa il termine “legge", Bandecchi si turbi, va segnalato che i cartelli di cantiere non si fanno in quel modo. Lo dicono sia diverse leggi nazionali che il Regolamento Edilizio del Comune di Terni. Quindi è bene che la Ternana Calcio precisi che quelli apparsi allo Stadio e a Ternanello sono generici manifesti di propaganda, per i quali la Ternana Calcio è tenuta al pagamento della tassa di pubblicità. Oppure provvederemo noi a chiamare in causa la vigilanza edilizia comunale, che ha l’obbligo di intervenire, per constatare la violazione delle leggi nazionali sulle costruzioni, sulla sicurezza nei cantieri e del Regolamento Edilizio del Comune di Terni. Tali inosservanze prevedono sanzioni pecuniarie e la segnalazione alla autorità giudiziaria.
Anche i supposti danni da risarcire, lamentati dalla Ternana Calcio e, non si capisce a che titolo, dal sindaco Bandecchi, a seguito della fissazione a Gennaio della nuova udienza al TAR per l’esame della determina dirigenziale del 23 Luglio scorso sono aria fritta. I legali del Comune, della Ternana Calcio e della Ternana Women, presenti all’udienza di martedì scorso al TAR, non hanno avuto nulla da obiettare all’unificazione della trattazione, a Gennaio prossimo, della richiesta di sospensiva (che la Regione non ha affatto ritirato) e del merito. Se vi fosse stato danno, era dovere dei legali opporsi. Se si fossero opposti, l’esame della richiesta di sospensiva sarebbe avvenuto, come le norme sul procedimento amministrativo prevedono.
E poi, in Comune e alla Ternana Calcio, cercate di mettere ordine nei vostri pensieri . Se i lavori cominciano, nessun danno sussiste.
Siamo dinanzi dl un teatrino, l’ennesimo, orchestrato per chi ci crede. Teatrino che è arrivato fino al punto che alcuni organi di informazione abbiano pubblicato montaggi fotografici per documentare lavori in realtà inesistenti.
Un teatrino orchestrato per nascondere che sul provvedimento comunale grava il dubbio di illegittimità, cioè della mancanza di rispetto di precise norme amministrative e che, finché questi dubbi non vengano fugati dagli organi competenti, il provvedimento comunale non è operativo. E sarà bene che, fino ad allora, le ruspe restino nei depositi, per non incappare, questa volta, in reati penali.
Perugia contro Terni è solo una cortina fumogena.
Sinistra Italiana, da sempre, in questa vicenda afferma che la sanità pubblica viene prima di tutto e che la sanità privata va ridimensionata, non incrementata.
Sinistra Italiana, da sempre, in questa vicenda afferma che chi rappresenta le istituzioni pubbliche non le può mettere a servizio dei propri interessi personali.
Rispetto del diritto costituzionale del cittadino a vedere difesa dallo Stato la propria salute. Tutela della legalità. Una città proiettata verso uno sviluppo coerente con la propria vocazione: transizione ecologica e tecnologica, ricerca avanzata, formazione superiore. Una urbanistica non sottomessa all’imperativo delle grandi colate di cemento e della cancellazione del commercio di vicinato a favore della grande distribuzione. La considerazione della memoria storica del patrimonio pubblico, come nel caso dello Stadio Liberati. Questi sono gli obiettivi dai quali Sinistra italiana, in questa vicenda, non defletterà.
Segreteria Provinciale Sinistra Italiana